licenze copyleft forte

Caso 2010/09 - Licenza GNU-GPL: creazione di un software utilizzando librerie non libere

Tipo di richiedente: 
privato
Periodo: 
24/03/2010 to 19/04/2010
Tempo di risposta: 
27 giorni
Questioni: 

Fatto:
Il richiedente ha sviluppato insieme ad un altro studente un software nell’ambito della tesi di laurea specialistica. Tale software utilizza due librerie che, seppure distribuite gratuitamente e con accesso al codice sorgente, sono proprietarie.

Quesito:
è possibile licenziare con GNU GPL un software che utilizza librerie non libere?

Questioni di diritto emergenti:
Incompatibilità delle licenze libere con le licenze proprietarie delle librerie utilizzate dal software.

Esito: 

A prescindere dalle problematiche del mondo open source rispetto all’utilizzo di software non libero per lo sviluppo di programmi (per cui si veda http://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.it.html#WritingFSWithNFLibs), nel caso di specie ad impedire il licenziamento del software è lo stesso Terms of Use delle librerie utilizzate dal richiedente. Questo infatti consente esclusivamente l’uso personale e non commerciale della libreria, escludendo espressamente la possibilità di ulteriori riproduzioni, distribuzione o utilizzi commerciali. Il richiedente violerebbe dunque i termini della licenza delle librerie qualora provvedesse a distribuire il software da lui sviluppato.
Un’ipotetica soluzione, qualora tecnicamente realizzabile, sarebbe la pacchettizzazione del software senza librerie e la distribuzione del programma con tale modalità, fornendo agli utenti finali l’opzione di scaricare le librerie.

anno del caso: 
temi generali: 

Caso 2010/04 - Informazioni su licenze FLOSS e concetto di copyleft

Tipo di richiedente: 
privato
Periodo: 
25/01/2010 to 27/01/2010
Tempo di risposta: 
3 giorni
Questioni: 

Fatto: Il richiedente è uno sviluppatore di software intenzionato a licenziare il proprio programma con licenza FLOSS (Free and Open Source Software).

Quesito:
Quali sono le differenze tra le varie licenze di software libero?

Questioni di diritto emergenti:
Requisiti per rientrare nella definizione di licenze di software libero e concetto di copyleft.

Esito: 

Risposta fornita da SeLiLi

Una licenza per essere considerata FLOSS deve garantire le quattro libertà fondamentali stabilite dalla definizione adottata dalla Free Software Foundation (http://www.gnu.org/philosophy/free-sw.it.html) ovvero rispettare i 10 requisiti previsti dall’Open Source Definition (http://www.opensource.org/osd.html).
Le licenze di software libero si distinguono in licenze copyleft, non copyleft e copyleft debole. In senso stretto una licenza è copyleft quando il soggetto che crea l’opera derivata ha l’obbligo di rilasciarla con la stessa licenza dell’opera da cui ha derivato la propria creazione; è questo il caso della licenza GNU GPL. Le licenze non copyleft o permissive (come ad esempio la MIT e la BSD) invece non obbligano a rilasciare l’opera derivata sotto una particolare licenza, essendo quindi possibile scegliere tra le diverse licenze libere o proprietarie. Infine, le licenze copyleft debole o weak copyleft ( come ad esempio la LGPL, e per certi versi la MPL) impongono l’obbligo di rilasciare il software sotto la stessa licenza solo per alcune opere derivate dalla principale, tale obbligo viene invece meno nel caso in cui il programma, che solitamente è una libreria, venga linkato ad un altro software per creare un’opera nuova. Quest’ultima, pur essendo considerabile un’opera derivata a livello giuridico, potrà essere licenziata senza vincoli nella scelta della licenza.
Per una lista delle licenze considerate di software libero dalla Free Software Foundation e dall’Open Source Iniziative e le loro caratteristiche si veda: http://www.gnu.org/licenses/license-list.it.html e http://www.opensource.org/licenses/index.html.

anno del caso: 
temi generali: 
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